ROMA CAPITAmaLE


Parte il progetto ROMA CAPITAmaLE.

Una raccolta, una guida, una denuncia su ciò che vogliono nascondere della crisi della capitale Italiana.

“Roma capitale ma..?”

tanti ma che non riescono ad arrivare a conclusione.

Tanti problemi che  tra i se, ma, pero’ non riescono a donare alla capitale Italiana la qualità di vita, la prospettiva al futuro e all’accoglienza di nuove forme culturali.

Una città ancorata al passato, una città che specula sull’immagine del proprio passato senza donare quell’oggettività e quell’obiettività che porterebbe alla città un slancio verso il futuro.

Una città che stà dimenticando di accogliere i propri cittadini, le proprie opportunità per me piccole medie imprese.

Una città che fa di alcuni punti l’attrattiva, ma che spesso dimentica zone anche non troppo periferiche.

Una città che e’ succube di spot propagandistici, sperpero di denaro pubblico per i nomi di porogetti e possibili opportunità ma che appunto specula.

i cercherà di sfruttare il web, le parole in libertà , i video, le foto per creare una guida turistica, o meglio, una guida anti Turista,

documentando e denunciando i luoghi che un turista eviterebbe o che farebbero scappare un turista che cade in quei luoghi dimenticati dalla politica.

Una denuncia non anti città, ma anci documenti che potrebbero essere presentati ai governanti come guida e punto di partenza.

un’idea, materiali che se accompagnati da aiuti quali sponsor o editori potrebbe e dovrebbe divenire mezzo di informazione e confronto.

augurandomi che questa mia iniziativa coinvolga il popolo romano, non mi resta che darmi, darci l’imbocca alla lupa.

I.V.

Riflesso di me stesso

la felicità non è il consumismo

Si cerca la felicità nelle metropoli, la si cerca correndo cercando di superare sempre gli altri, cercando di fare nel fine settimana il più possibile giusto epr dire: non sono un topo da lavoro.

Ma poi, ti volti, fa freddo, l’inverno inizia a bussare alle porte, il tuo orologio segna 5 minuti di ritardo e pensi al capo,

in quel momento due occhi, occhi enri e lucidi che ti guardano.

Sporcizia la guardo,

Dignità l’ha persa,

Famiglia, lo schiavizza.

Costretto li a guardare dal basso le caviglie del mondo che inferocito corre sui tacchetti rumorosi.

E’ un bambino anche lui, che riflette nei suoi occhi la povertà, l’arretratezza di un popolo che lotta ogni istante per una finta libertà

ECOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

ordine, caos, verde, cielo tutto in una visione…

“ La storia dell’arte deve aiutare a prendere consapevolezza storica del proprio ambiente dove si cresce e si vive. Il suo studio dovrebbe essere sviluppato con stretto riferimento alla propria città ed al patrimonio artistico locale,( in Italia ce n’è dappertutto). Mi domando se i programmi di storia dell’arte non dovrebbero partire dalla lettura obbligatoria di alcune opere…. Si badi, la civiltà del futuro non credo che comporterà una componente artistica, almeno nel senso che intendiamo noi. Ma la città, l’ambiente c’è, va difeso o mutato; è la nostra storia.

L’ arte è un tipico fenomeno di civiltà urbana (tranne particolari frange espressive) : la città, lo spazio urbano, è una scala artistica che va dalle minime alle massime grandezze: dal gioiello che i passanti hanno al dito, alla forma delle automobili, alle piazze, al monumento…. L’identità città-arte dovrebbe essere la chiave per ogni studente.

G.C. ARGAN

Intervista con P.F. Listri da “La nazione” del 15.02.1973