4 Papi e una chiesa 27 Aprile 2014

reportage

4 Papi e una chiesa 27 Aprile 2014

Roma 27 aprile 2014.
„Canonizzazione Papi: Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II santi, per Roma giornata storica“La lunga attesa è finita. #PapaGiovanniXXIII e#PapaGiovanniPaoloII diventano #santi. Accade nella mattinata di domenica 27 aprile 2014. Una data già destinata a restare nella storia della #Capitale. Imponente infatti la macchina mossa da tutte le strutture interessate per mettere in piedi l’evento. Dal #Comune alla #Questura, dalla #Protezionecivile alla #CroceRossa, dai vigili agli autisti #Atac, dai volontari della croce Rossa a quelli delle tante associazioni cattoliche e non, tutti hanno dato in questi giorni il loro piccolo contributo. Una Roma blindata è quella che si apre ai pellegrini. Blindata, ma non militarizzata. C’è la zona rossa, c’è la sicurezza, ma tutto avviene nel massimo della discrezione e compostezza.LE AUTORITA’ – Già solo il numero di autorità presenti dà il polso della sicurezza messa in campo. A Piazza san Pietro saranno presenti contemporaneamente due Papi, Papa Francesco e Papa Emerito Benedetto XVI, 150 cardinali e 700 vescovi, tutti concelebranti. Sotto il sagrato siederanno invece circa seimila sacerdoti. Sulla destra del sagrato, invece, le 122 delegazioni ufficiali, con ben 24 capi di Stato.SICUREZZA – Dalle 19 di sabato 26 aprile è attiva una zona rossa attorno al Vaticano. Ancora prima erano iniziate le chiusure stradali. La zona di via Gregorio VII appariva ieri come un quartiere fantasma, completamente svuotato di auto e aperto solamente al popolo dei fedeli.

I NUMERI – Ma veniamo ai numeri che raccontano meglio di mille parole la giornata storica della Capitale. 2400 gli agenti di polizia in più rispetto all’ordinario garantiti dal ministro degli interni Alfano; Roma Capitale fa la sua parte per la sicurezza con 2000 vigili in campo tra venerdì e lunedì. Nella sola giornata di ieri circa 2.200 gli agenti schierati distribuiti nelle aree di Trevi e Prati con 60 unità al giorno presso i parcheggi. Duemila i caschi bianchi in strada domenica. La protezione civile di Roma Capitale è presente con 2630 volontari. In campo anche la Croce Rossa con 600 volontari.

Diciassette i #maxischermi installati in città. Venti i presidi fissi Ama. Trentacinque i mezzi di soccorso avanzato, quarantaquattro i mezzi di soccorso base, tre i punti mamma e un punto medico di rianimazione. Oltre 7000 le bottigliette che saranno distribuite. Novecentottanta i bagni chimici presenti: 439 a San Pietro (66 per disabili) e 541 in aree esterne (di cui 81 per disabili). Inoltre, saranno resi disponibili i bagni fissi in muratura nelle aree di San Pietro, Caracalla, San Giovanni, piazza del Popolo, Colosseo, del tridente, San Paolo e piazza Navona.

TRASPORTI – Per la prima volta Roma non vedrà interrompersi il servizio della #metropolitana, una no stop dalle 5 di sabato mattina fino alla mezzanotte di domenica. Per domenica invece è prevista l’adizione degli orari in vigore nei giorni di sabato per 57 linee su gomma per adduzione alla zona di interessa, per la rete tranviaria per le ferrovie regionali: fl1-fl3-fl5.

#santificazione #papi #cristianesimo #europa#beatificazione #reliquie

REPORTAGE
I< ivan.valcerca communication
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Miti e martiri. It

L’Italia medioevale: il mito/martire.

« Poiché il mondo stesso lo si può chiamare mito, in quanto corpi e cose vi appaiono, mentre le anime e gli spiriti vi si nascondono. »
(Saturnino Secondo Sallustio, Gli Dei e il Mondo)

Parliamo di due figure che un’italiana, dai tempi dei tempi ha fondato la nostra cultura prima pagana poi religiosa e aggiungerei politica.

Il mito e il martire.

Il mito è il discorso, la storia che si è narrata sull’esistenza di esseri antropomorfi, spesso immortali ed onnipotenti, che vissero avventure e compirono azioni fantastiche, interessandosi a ciò che avveniva tra i mortali e modificando il mondo con il loro intervento.
Creazioni, dunque, nate dal genio primitivo che possiamo intendere come la trasfigurazione poetica di avvenimenti reali del mondo della natura o di quello delle prime società umane.

Il martire
Nei primi tempi, l’appellativo di martire era usato per designare gli apostoli, ancora viventi, come testimoni delle opere e della risurrezione di Gesù. Poi il nome venne esteso a tutti quelli che con la propria condotta avessero dato dimostrazione di fede e infine fu riservato a coloro che fossero morti in seguito alle persecuzioni. Dalle piazze piene, dal massimo dei consensi, dai rapporti professionali leciti e non, al l’appoggio dei nemici i quanto utili al momento storico.

Personalità dal carisma unico, dal potere innato che si ritrovano a toccare le stelle sostenuti da persone, potenti, colleghi, cittadini e poi lasciati precipitare dopo che il vitello va sacrificato nel nome del cambiamento… Mentre tutto resta come è.

L’Italia che fa del martirio l’ultimo atto di un percorso di successi, di forza, virilità.
L’Italia che come prostituta si da nelle mani del miglior leader per lasciarsi governare, possedere m in silenzio. L’atto finale avviene quando l,uomo stanco di combattere le proprie lotte inizia a cedere e in quel caso non serve piû.

Si legga questa serie di tre personalità non dal punto di vista politico ma dal punto di vista comunicativo. Carisma simile, modi simili, fine altrettanto simile. Un racconto intrecciato al potere, alle donne, alle amanti, ad una forma di nazionalismo conservatore, sovversivi per il loro ruolo, molto spesso poco formali.

CRAXI il grande socialista dalla rivoluzione economica, l’europeista, l’uomo dal pugno duro contro l’America. Finale? Condannato fuggito e sottratto si alla magistratura che come un maremoto stava ripulendo il parlamento.

Ripulendo?

BERLUSCONI SILVIO il grande leader, amico stretto di Craxi imprenditore già da mezzo secolo, così stretto che mani pulite si fermò ai suoi piedi. Nessun processo, nessuna indagine ma in questo caos politico/ sociale BERLUSCONI/DI PIETRO diventano il nuovo racconto, uno mito, l’ altro fa accrescere nell’opinione pubblica il ruolo di martire Dell’ altro rendendo Berlusconi il martire santo.

Finale? Condannato per frode fiscale e forse anche per prostituzione minorile.

BENITO MUSSOLINI il nuovo amato dal re, dagli industriali, dai contadini, imitato dal collega tedesco, nazionalista, virile, deciso, solare, ironico che per 20 anni guida l,Italia. Le sue piazze piene di gente, le nonne oggi che ancora borbottano” se ci fosse stato lui” esatto, lui, lui non c’ė perché sfiduciato dal suo stesso consiglio, lasciato scappare in un paesino per ricreare la sua piccola repubblica per lasciarlo cadere nelle mani dei nemici/alleati.

Finale? Piazzale Loreto.

Tre vite diverse ma con una fine identica: CONDANNATI!

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ROMA CAPITAmaLE


Parte il progetto ROMA CAPITAmaLE.

Una raccolta, una guida, una denuncia su ciò che vogliono nascondere della crisi della capitale Italiana.

“Roma capitale ma..?”

tanti ma che non riescono ad arrivare a conclusione.

Tanti problemi che  tra i se, ma, pero’ non riescono a donare alla capitale Italiana la qualità di vita, la prospettiva al futuro e all’accoglienza di nuove forme culturali.

Una città ancorata al passato, una città che specula sull’immagine del proprio passato senza donare quell’oggettività e quell’obiettività che porterebbe alla città un slancio verso il futuro.

Una città che stà dimenticando di accogliere i propri cittadini, le proprie opportunità per me piccole medie imprese.

Una città che fa di alcuni punti l’attrattiva, ma che spesso dimentica zone anche non troppo periferiche.

Una città che e’ succube di spot propagandistici, sperpero di denaro pubblico per i nomi di porogetti e possibili opportunità ma che appunto specula.

i cercherà di sfruttare il web, le parole in libertà , i video, le foto per creare una guida turistica, o meglio, una guida anti Turista,

documentando e denunciando i luoghi che un turista eviterebbe o che farebbero scappare un turista che cade in quei luoghi dimenticati dalla politica.

Una denuncia non anti città, ma anci documenti che potrebbero essere presentati ai governanti come guida e punto di partenza.

un’idea, materiali che se accompagnati da aiuti quali sponsor o editori potrebbe e dovrebbe divenire mezzo di informazione e confronto.

augurandomi che questa mia iniziativa coinvolga il popolo romano, non mi resta che darmi, darci l’imbocca alla lupa.

I.V.

Maiale io, Maiale tu

un maiale sacrificale.

Anno 2007

(ANSA) – BRUXELLES, 11 SET – La polizia belga avrebbe fermato l’eurodeputato della Lega Mario Borghezio prima della manifestazione anti-islam. Lo ha riferito lo stesso Borghezio, il quale ha spiegato di parlare da un mezzo delle forze dell’ordine e ha denunciato di essere stato malmenato dalle forze dell’ordine. L’esponente leghista sarebbe stato fermato con un’altra ventina di persone.

(ANSA) – BOLOGNA, 13 SET – Un ‘maiale-day’ per evitare la costruzione delle moschee: e’ la proposta del vicepresidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli. Calderoli, che annuncia anche di aderire allo sciopero della pasta e che mangera’ maiale per far dispetto agli islamici che seguono il Ramadan, dice di mettere il suo maiale a disposizione del comitato contro la costruzione della moschea di Bologna, per ripetere quello che aveva fatto a Lodi dove il terreno venne considerato infetto e non piu’ edificabile.

(me stesso) – CUORGNE’, 13 SET – Ma vuoi vedere che il Borghezio in realtà, venuto a conoscenza dell’iniziativa del suo amico di partito e non sapendo qual’era questo maialino che Calderoli vuol mettere a disposizione per la manifestazione, aveva deciso di riparare all’estero mettendosi sotto la protezione della polizia belga?

ECOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE

ordine, caos, verde, cielo tutto in una visione…

“ La storia dell’arte deve aiutare a prendere consapevolezza storica del proprio ambiente dove si cresce e si vive. Il suo studio dovrebbe essere sviluppato con stretto riferimento alla propria città ed al patrimonio artistico locale,( in Italia ce n’è dappertutto). Mi domando se i programmi di storia dell’arte non dovrebbero partire dalla lettura obbligatoria di alcune opere…. Si badi, la civiltà del futuro non credo che comporterà una componente artistica, almeno nel senso che intendiamo noi. Ma la città, l’ambiente c’è, va difeso o mutato; è la nostra storia.

L’ arte è un tipico fenomeno di civiltà urbana (tranne particolari frange espressive) : la città, lo spazio urbano, è una scala artistica che va dalle minime alle massime grandezze: dal gioiello che i passanti hanno al dito, alla forma delle automobili, alle piazze, al monumento…. L’identità città-arte dovrebbe essere la chiave per ogni studente.

G.C. ARGAN

Intervista con P.F. Listri da “La nazione” del 15.02.1973